L'evoluzione e Dio

 

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Oggi provo a spiegarvi le mie riflessioni sull'evoluzione e sull'esistenza di Dio.

C'è chi sostiene che qualsiasi animale o pianta, così come qualsiasi cosa fatta dall'uomo, non possa essere frutto del caso. Perché la probabilità che un gatto, o una betulla, o un libro appaiano improvvisamente grazie alla combinazione casuale degli atomi è statisticamente pari a zero, o quasi. Quindi se la vita e i suoi prodotti non possono essere frutto del caso, allora ci deve essere qualcuno che li ha pensati e li ha programmati o creati.

Secondo i miei ragionamenti, penso che questo possa essere sbagliato e che si possa spiegare come l'evoluzione sia riuscita a creare la vita in tutta la sua complessità, partendo da eventi del tutto casuali. 

Questo dimostra che Dio non esiste o che le religioni non hanno senso? No

Dio potrebbe esistere.

Si sposta solo il problema: potrebbe essere il creatore della materia.

A ben vedere è quello che fa anche la nostra religione. Sposta il problema.

Sembrerebbe che l'uomo senta l'esigenza di sapere perché l'umanità esista, perché la vita esista, che scopo ci sia nella vita e chi ci ha creato. Forse noi siamo portati a pensare che se c'è qualcosa questo dev'essere stato creato da qualcuno. Forse perché è così che è successo a noi e a qualsiasi essere vivente, forse perché è solo così che riusciamo a ragionare.

Tuttavia la prima cosa che si può notare è che non è assolutamente detto che ci sia stata una creazione originaria. Ci può sembrare assurdo ma non possiamo escluderlo. L'altra considerazione è che, anche ipotizzando che la vita sia stata creata da un Dio, rimane il problema di chi abbia creato Dio. Perché ciò sarebbe ancora più inspiegabile. 

Dio a mio parere assolve solo un compito: farci sentire meno soli. Per questo spesso penso che Dio sia più un bisogno umano che non un'entità probabile. Ma questo dipende dalla sensibilità di ognuno. Resta il fatto che non esiste la dimostrazione dell'inesistenza o dell'esistenza di Dio e forse a noi cambia poco, perché comunque non possiamo sapere cosa è Dio e come condiziona la nostra esistenza.


Veniamo all'evoluzione. Spero di riuscirmi a spiegare, perché non è semplice.

Ipotizziamo di essere sulla Terra prima che nascesse la vita. 

Immagino che dopo un certo tempo all'interno del "brodo universale", o quel che era, ci fossero tutti gli atomi in quantità proporzionale alla quantità iniziale e, insieme ad essi, tutte le molecole in quantità proporzionale alla facilità di formazione e alla loro stabilità.

Quindi le molecole più complesse o non esistevano o comparivano per effetto del caso solo molto raramente, magari dopo millenni.

La comparsa di una molecola o un gruppo di molecole che, presenti insieme, riuscissero a promuovere la loro stessa formazione, deve essere stato un evento rarissimo. Ma non impossibile. Forse è stato così raro che è successo solo dopo migliaia o milioni di anni.

Tuttavia, dal momento in cui è successo è cambiato tutto. Infatti da quel momento è stato possibile che una o più molecole molto molto rare iniziassero improvvisamente ad aumentare di numero, andando contro le usuali regole della chimica e soprattutto della statistica. Questo semplicemente grazie alle proprietà di queste molecole.

Da qui, e/o da eventi simili con altre molecole, a mio parere è iniziata l'evoluzione.

Da questo momento le replicazioni sono andate avanti. Come in tutte le reazioni, eventi casuali possono aver creato molecole leggermente diverse e aggregazioni diverse di molecole. Ogni qual volta queste modifiche rendevano le molecole più efficienti a replicarsi, succedeva che queste aumentavano di numero in modo ancora maggiore delle precedenti.

Dalle molecole, alle aggregazioni di molecole, alle primordiali cellule batteriche, il meccanismo non deve essere stato molto differente. Molecole e aggregazioni sempre più improbabili (ma efficienti) sono state possibili solo grazie agli eventi precedenti. E non sarebbero stati possibili se prima non fosse successo ciò che è successo.

Dalle aggregazioni di molecole si dev'essere passati ad un'aggregazione simile a quella di una cellula batterica. Ci sarà voluto moltissimo tempo prima che succedesse e prima di allora si sarà formato qualcosa di più semplice, ma il meccanismo della vita era già innescato dagli eventi precedenti. È stato solo questione di tempo. E i passi evolutivi successivi sono avvenuti allo stesso modo. Sfruttando tutti quegli eventi casuali che hanno creato modifiche molecolari, cellulari e multicellulari via via più efficienti e adatte a moltiplicarsi nell'ambiente presente. Tutto ciò che non poteva essere vincente, magari è nato ma non ha avuto un futuro o è durato poco, o è rimasto nell'ambiente in quantità minori. Ciò che funziona meglio, vince.

In pratica organismi che sembra impossibile nascano dal nulla come frutto del caso, in verità sono nati come conseguenza storica degli eventi casuali vincenti precedenti. Nulla sarebbe possibile se non fosse accaduto prima il passo evolutivo precedente. 

Come sia nata l'intelligenza è chiaramente un mistero, ma da allora alcune cose sono potute succedere non grazie a modifiche casuali ma grazie all'intuito del cervello. Intuito che forse segue regole simili a quelle delle modifiche casuali.

Fatto sta che anche le invenzioni dell'uomo seguono le stesse regole: le invenzioni più utili, più belle, più efficienti verranno prodotte di più dall'uomo e saranno vincenti. E verranno soppiantate da idee e oggetti migliori.

Ma tutto è stato possibile solo perché è successo miliardi di anni fa il primo evento molto improbabile: delle molecole che erano in grado promuovere la propria replicazione.

Secondo questa teoria, se si potesse tornare o ripetere le condizioni iniziali di brodo primordiale, probabilmente, aspettando milioni e miliardi di anni, succederebbe alla fine la stessa cosa. Si formerebbe il primo gruppo di molecole che possono catalizzare la propria replicazione e da li, aspettando il tempo necessario, nascerà la vita. Forse non sarà proprio identica, ma forse non sarebbe molto diversa.

Se vogliamo credere in Dio, potremmo pensare che Dio ha creato i componenti di base della materia, e li ha creati in modo che, nelle condizioni giuste, potesse nascere la vita, l'intelligenza, l'autocoscienza e la capacità di creare infinite cose, apparentemente impossibili se pensate come frutto del caso.

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