Paure e speranze

 


Ciò che mi intristisce di più del Covid e della crisi, è quanto ha accelerato un processo che già iniziava a preoccuparmi prima: quello dello scontro invece della comprensione reciproca.

La nascita dei movimenti no-qualcosa ne è un sintomo. Si parte già schierati, come se potessimo dividerci realmente in squadre competitive. Come se la vittoria dei si-vax o dei no-vax fosse di per se un bene.

No il bene del confronto con gli altri è imparare dalle loro esperienze, conoscere le loro storie. Per crescere ci serve provare ad immedesimarci nella visione del mondo degli altri, nelle loro emozioni, nei dubbi e nei ragionamenti.


Quello che non mi è piaciuto nella comunicazione giornalistica è appunto che non è affatto interessata alla ricerca della verità o alla comprensione delle diverse visioni. 

È interessata solo ad avvalorare una tesi predefinita, pro o contro che sia. Porta avanti solo i problemi e la paura, non la conoscenza.

Ed è così che lo Stato fa finta di non sapere e non vedere i rischi o le problematiche del sistema vaccinale o del Green Pass o delle decisioni politiche che necessariamente prende. 

Lo Stato si mostra sicuro di se, nonostante la disgregazione sociale! 

Lo Stato si pone come un genitore vecchio stampo: io so, tu sei ignorante e devi solo attenerti alle regole, non mi sembra neanche il caso di spiegartele!


Ed è così che nascono i complottisti e i bastiancuntrari di ogni genere. E io ci sono estremamente portato!

Perché ormai non esiste solo il sistema informativo ufficiale. Non è tutto "semplice" come una volta!

Non siamo più disposti ad accettare regole e imposizioni dall'alto senza che ci vengano chiariti non solo i benefici ma anche i probabili difetti e rischi.

Perché nessuna scelta è perfetta. È solo meno peggio.


Per questo serve il confronto, lo scambio di informazioni e di esperienze, la comprensione che ognuno ha una visione del mondo diversa e insieme possiamo solo aiutarci a vivere meglio.


Sia ben chiaro, io mi sono vaccinato, ritengo personalmente che il vaccino a m-RNA sia una conquista importante, che verrà sicuramente migliorata nel tempo. Non è esente da rischi, non è una soluzione perfetta, non sarà l'unica soluzione in futuro. 

Ma il vaccino non ci salverà dalla crisi se non sapremo aiutarci a vicenda, se non sapremo condividere paure e speranze.

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