WE ARE ALL UNPREPARED FOR LIFE!
The world around us is falling apart.
We cannot deny that there have also been many improvements in history, but the social world still remains a disaster.
This disaster is a sign of the mistakes of the generations that preceded us, and of the mistakes that we ourselves continue to make.
Not so many years have passed since I was a student, a boy, and a child. Time seems to have flown by.
And when I became a husband, and then a father, I wasn't prepared. Just like my wife wasn't. No one is ever truly prepared for life.
Life is a cruel game, the rules of which are not known with certainty. Life is a difficult challenge, which does not always forgive.
Life is scary, and this fear often makes us make the worst mistakes.
I had seen my mother and father, but we never talk to each other enough: sometimes due to lack of time and sometimes due to mistrust. And then times change, and every time you are always inexperienced and unprepared.
We adults play at looking grown up, and at appearing competent. We play at being perfect and being superior. But we are a spectacle of defects, doubts, prejudices and ignorance.
To make ourselves respected we raise our voices, and even become violent, because the fear of others gives us security. We get respect, but it costs us very dearly.
We make a big mistake by cultivating fear around us, because we cultivate distrust, and the world around us will be false and distant.
We make a big mistake because our children will be afraid to confide their problems and doubts to us. Like us, they will try to appear perfect, and will prevent us from truly knowing them.
And the same thing will happen with friends and acquaintances.
In this way we cultivate our solitude.
But we are weak, and we have a huge need for others.We need to talk, to discuss, to be reassured, and also to be helped.
None of us can live alone.
As I grew up, I learned that my greatest strength lies in admitting my flaws, both to others and to myself. I try to improve, but have no problem recognizing my limits.
And they are so many!
It's a force that gives you freedom and often makes life incredibly easier.
Because I no longer have to try to play a part that doesn't belong to me, I no longer have to appear superior, lying about all my flaws, and I don't even have to be afraid of forgetting the lies I've told.
Recognizing our own limits is also the first step to accepting the defects of others, and to understanding the role of collaboration.
I think that much of the problems in this world depend on our inability to share our needs, our fears and our dreams. Our problems arise from mistrust and the inability to trust each other.
In such a failing world, everyone's humility and collaboration is needed, in search of new rules and more effective ideas.
In a world that evolves much faster than before, listening to and thinking about the new generations is also becoming increasingly important.
Young people have the advantage of having a more open mentality to change, they have not yet ingrained prejudices, they are still able to think about a different world, with different rules. If we allow them to cultivate this courage.
Those who are older often can't even imagine a world that works differently!
I think that a dialogue between generations is increasingly urgent, in search of the mistakes of the past, and creative solutions for a better future.
🇮🇹 Oggi vi parlo in qualità di cittadino, di padre e di marito. E anche un po' di figlio.
Il mondo intorno a noi va a rotoli. È un disastro sempre peggiore.
Questo disastro è un segnale degli sbagli delle generazioni che ci hanno preceduto, e degli sbagli che noi stessi continuiamo a fare.
Non sono passati così tanti anni da quando sono stato studente, ragazzo, e bambino. Il tempo sembra volato.
E quando sono diventato marito, e poi padre, non ero preparato. Come non lo era mia moglie. Nessuno è mai veramente preparato alla vita.
La vita è un gioco crudele, di cui non si conoscono con certezza le regole. La vita è una sfida difficile, che non sempre perdona.
La vita fa paura, e spesso questa paura ci fa fare gli errori peggiori.
Avevo visto mia madre e mio padre, ma non ci si parla mai abbastanza: a volte per mancanza di tempo e a volte per diffidenza. E poi i tempi cambiano, e ogni volta si è sempre inesperti e impreparati.
Noi adulti giochiamo a sembrare grandi, e a sembrare competenti. Giochiamo a essere perfetti e a essere superiori. Ma siamo uno spettacolo di difetti, di dubbi, di pregiudizi e di ignoranza.
Per farci rispettare alziamo la voce, e arriviamo anche ad essere violenti, perché la paura degli altri ci da sicurezza. Otteniamo il rispetto, ma a caro prezzo.
Sbagliamo perché, coltivando la paura intorno a noi, coltiviamo la diffidenza, e il mondo che ci circonda sarà falso e distante.
Sbagliamo perché i figli avranno paura a confidarci i loro problemi e i loro dubbi. Come noi, cercheranno di apparire perfetti, e ci impediranno di conoscerli veramente.
E la stessa cosa succederà con gli amici e i conoscenti.
In questo modo coltiviamo la nostra solitudine.
Ma siamo deboli, e abbiamo un enorme bisogno degli altri.
Abbiamo bisogno di parlare, di confrontarci, di essere rassicurati, e anche di essere aiutati.
Nessuno di noi può vivere da solo.
Crescendo ho imparato che la mia più grande forza sta nell'ammettere i miei difetti, sia con gli altri che con me stesso. Cercare di migliorare, ma non aver problemi a riconoscere i miei limiti.
E sono tanti.
È una forza che ti dà libertà e spesso semplifica incredibilmente la vita.
Perché non devo più cercare di recitare una parte che non mi appartiene, non devo più sembrare superiore, mentendo su tutti i miei difetti, e non devo neanche aver paura di dimenticare le bugie che ho raccontato.
Riconoscere i propri limiti è il primo passo anche per accettare i difetti degli altri, e per capire il ruolo della collaborazione.
Io penso che gran parte dei problemi di questo mondo dipenda dalla nostra incapacità di condividere i nostri bisogni, le nostre paure e i nostri sogni. I nostri problemi nascono dalla diffidenza e dall'impossibilità di fidarci gli uni degli altri.
In un mondo così fallimentare serve l'umiltà e la collaborazione di tutti, alla ricerca di regole nuove e di idee più efficaci.
In un mondo che evolve molto più velocemente di prima, diventa sempre più importante anche l'ascolto e il pensiero delle nuove generazioni.
Io penso che sia sempre più urgente un dialogo fra generazioni, alla ricerca degli errori del passato e di soluzioni creative per un futuro migliore.
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